l'architetto
Marianna Gagliardi ha una creatività dirompente e immediata, nutrita da una profonda conoscenza e dal confronto serrato e continuo con secoli di storia di arte e civiltà del vivere.
La sua naturalezza è estrosa, il suo approccio nell'accostarsi a epoche trascorse - vicine o remote - è sensitivo.
"Credo che arredare una casa, soprattutto se lo si fa per lavoro, sia un po' come recitare: devi sempre essere disposto a calarti in molte parti diverse per assecondare i clienti e soddisfarne i desideri... Consiglio ai miei clienti di cominciare da un oggetto che amano, quando costruiscono la loro casa. Una conchiglia, una fotografia, una collezione, poi una volta trovato l'oggetto giusto, 'il primo mattone', non resta che far girare intorno a quella cosa lo spazio, le stanze, i colori, i mobili. Non importa se è un oggetto di scarso valore, l'essenziale è che sia un oggetto che sappia parlare... Il mio modo di intendere gli spazi e l'arredamento è sempre legato alla storia di un oggetto o di un mobile. Mi piace mescolare oggetti comuni con pezzi di grande antiquariato; tutte le epoche mi stimolano, mi comunicano spunti creativi e ispirazioni.
Anche se mi trovo ad affrontare la definizione di un ambiente moderno ho bisogno che vi compaia una nota del passato, non posso pensare di vivere senza storia."